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Giro delle Fiandre: Mathieu Van Der Poel vince lo sprint su Wout Van Aert


Vedere la Ronde Van Vlaanderen, il Giro delle Fiandre, il 18 ottobre, mentre al Giro d’Italia si corre la storica tappa di Piancavallo, è tutto molto strano, ma non meno spettacolare.
Infatti è stata una gara ricca di colpi di scena, con i muri che fanno il loro lavoro, cioè la selezione selvaggia di sempre di quella che è una “Classica Monumento” del ciclismo mondiale. Al via il vincitore del 2019, Albero Bettiol su cui sono riposte le speranze italiane per un successo. Ma i pronostici erano di vedere il duello tra i 2 protagonisti del nord: l’olandese Mathieu Van Der Poel e il belga Wout Van Aert, i 2 fenomeni del ciclocross che ora spostano sull’asfalto la loro perenne sfida, che fino a domenica sembrava tutta a favore di Van Aert, vincitore nel 2020 di Strade Bianche, Sanremo e 2 tappe al Tour. Terzo incomodo, il campione del mondo Julian Alaphilippe, che dopo aver buttato via la Liegi, vuole riprendersi il palcoscenico e corre da Campione del Mondo.
Considerando che le Classiche del Nord le corrono chi aveva corso il Tour, ritmo e protagonisti sono rodati forse più che in primavera, data normale per il Fiandre.

Dopo un po’ di scaramucce sul muro Oude Kwaremont, quando i migliori arrivano sul Koppenberg ecco che la corsa esplode. Attacco dell’olandese Anthony Turgis, Julian Alaphilippenon aspettava altro per scattare, quindi parte l’inseguimento di Van Der Poel, Van Aert; Naesen, Stuyven e Bettiol. Sul tratto di pavé di Steenekdries, a 40 km dal traguardo rimangono Mathieu Van Der Poel, Wout Van Aert e Julian Alaphilippe. A 35 km dal termine accade l’incredibile: una moto di corsa rallenta troppo sul lato destro, Mathieu Van Der Poel la schiva appena, ma Julian Alaphilippe che stava parlando alla radiolina la prende in pieno e cade rovinosamente. Si sapra poi in ospedale che si è pure rotto un braccio. Come al solito troppe moto nelle Classiche del Nord che si fermano a destra dove non dovrebbero, alla faccia della sicurezza dei corridori.

Intanto Van Der Poel e Van Aert tirano dritto e gli inseguitori non riescono ad avvicinarsi, anche perché i 2 fuoriclasse arrivati dal ciclocross collaborano per andare da soli al traguardo e per gli altri è dura. Arrivano all’ultimo chilometro, inizia lo studio trai due, con la volata vera che parte ai meno 200 metri. Van der Poel e Van Aert arrivano insieme sul traguardo, ma il colpo di reni vincente lo da Mathieu Van Der Poel, che dopo il traguardo quando gli dicono che ha vinto esulta come se avesse vinto l’Olimpiade o il Mondiale, proprio perché tra i 2 saranno duelli per il prossimo decennio su tutti i terreni. La volata per il terzo posto la vince Alexander Kristoff.
Per l’Italia il migliore è Alberto Bettiol, 16°, quindi Andrea Pasqualon, 24°, Sonny Colbrelli 47° e Matteo Trentin 62°.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.